Dalla città in campagna, per vivere e lavorare la terra
come è andata che
Venivamo da una delle tante città, trappole umane di traffici, imbottigliamenti, tangenziali, condomini, rassicuranti lavori d’ufficio a ore fisse per schiavi grigi, morti già dentro prima che fuori.
Amore e coraggio a dosi pari gl’ingredienti che hanno fatto maturare la via di fuga dalla città-trappola, lievitando questa decisione come un pane naturale, il pane della vita, della fatica, del sacrificio e della libertà.
È la Primavera del 2004 tra Pisa e Firenze, approdati sulle colline che dal comune di San Miniato sconfinano nella Val d’Elsa e nel Senese, non coltiviamo più dubbi che sia questa la nostra terra e ci fermiamo così a coltivare Lei a volerle bene a questa bella terra. Si sbanca, si ara e si decespugliano kmq di rovi, si recinta.
siamo diventati agricoltori
Cominciamo con le piante officinali: rabarbaro, menta, timo quindi lo zafferano che vanta nobili e antichi fasti come ben testimoniato dalle DOP dei territori di confine, e che per 2 anni avevamo già coltivato su terre in affitto.
Nel boschetto di acacie abbiamo poi portato delle arnie per la produzione di miele e implementato un frutteto piccolo di mele cotogne, mele verdi, pere abate.
Parliamo di 3 ettari e son gia più che abbastanza non praticando noi tecniche intensive o metodi invasivi: si tratta di coltura quasi esclusivamente manuale in tutte le varie fasi.
il nostro lavoro, in numeri
amici, persone che ci vogliono bene
Croco e Smilace siamo noi 3
TONI FRAGOMENI
GABRIELA TOGNETTI
HARUKI
i valori nel nostro lavoro
RACCOGLIAMO A MANO
Con la pioggia o con il sole, per quattro/cinque settimane (tra ottobre e novembre) ci si leva dal letto che è ancora buio e si comincia la raccolta dei fiori. Sfiorare ed essiccare gli stigmi di questo conte Dracula vegetale prima che sorga il sole é una corsa contro il tempo, nelle due settimane centrali della raccolta vengono difatti organizzate due squadre: i raccoglitori e gli “sfioratori” cosi ci si da il cambio ogni ora, perché la terra è bassa e la schiena…
NIENTE CHIMICA
Facile assai sarebbe l’uso dei prodotti chimici, ma non rientra nei nostri schemi di pensiero è del tutto escluso dalla nostra visione morale del mondo: mai nessun pesticida sarà nebulizzato alle nostre piante. è solo così facendo che oltre a tutelare noi stessi e chi assume i frutti della nostra produzione artigianale, ci facciamo anche garanti della genuinità, custodi del territorio in cui agiamo e respiriamo giorno dopo giorno.
SOSTENIBILITA'
Circa il packaging dei prodotti, è tutto confezionato a mano privilegiando materiali ecosostenibili (carta e vetro), limitando le etichette adesive al solo sigillo ed eliminando definitivamente la plastica. Per un’azienda agricola piccolina come la nostra è una scelta difficile, perché tutto si complica e i costi crescono: ma è coerente con la nostra visione della vita e della terra, che ci ha portati a diventare agricoltori in un paesino della Toscana.